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“In salute: consigli utili”. Coronavirus e disinfettanti, come proteggere le mani e prevenire irritazioni

Monica T. Gallo 16 Aprile 2020

Ultimamente sto vedendo spesso persone con mani molto rovinate dall’eccesso di uso di disinfettante.

Indagando ho scoperto un utilizzo improprio di soluzioni di qualsiasi tipo che portano quindi a venire in farmacia per porre rimedio ai disastri causati.

C’è da dire innanzitutto che non tutti i disinfettanti possono essere usati per le mani. Infatti la mancanza iniziale di prodotti adatti ha portato ad utilizzare qualsiasi prodotto, anche quelli che si utilizzano per la pulizia di superfici e pavimenti. La materia prima di alcuni disinfettanti è il sale di sodio dell’acido ipocloroso, o più brevemente ipoclorito di sodio (formula chimica: NaClO). Anche se l’ipoclorito di sodio per uso topico è solitamente ben tollerato dalla maggior parte delle persone, esso può comunque causare effetti collaterali in alcuni individui. È diluito con acqua in modo da poter essere utilizzato come disinfettante, altrimenti sarebbe tossica.

I più comuni effetti indesiderati provocati dal prodotto in questione consistono in irritazione e bruciore cutanei. Alcune persone mi hanno detto che hanno utilizzato la candeggina per disinfettare le mani. La candeggina o varechina (sono la stessa cosa) ha solo il 10% di acqua, ma la soluzione è poi stabilizzata con l’aggiunta di carbonato di sodio o solfato di sodio. Anche la candeggina non diluita ha potere corrosivo, ed ha meno acqua perché non è di uso alimentare, ma si usa per sbiancare: un potere che acquisisce grazie alla energica azione dell’ossigeno in seguito alla reazione di decomposizione del clorito di sodio. Gli ossidi di metalli alcalini a contatto con l’anidride carbonica presente nell’aria si trasformano in carbonati, che in soluzione calda staccano i grassi dai tessuti. Questo va bene per i tessuti ma assolutamente no per la nostra pelle. Ed è così che si causa una dermatite, che porta ad uno stato di infiammazione, con rossori, prurito e secchezza della pelle. Bisogna capire se è secchezza, disidratazione o bruciatura.

La pelle secca appare desquamata, spesso arrossata e al tatto è asciutta e poco elastica. È dovuta alla scarsa produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee (le manca quindi la componente lipidica più che quella acquosa). In qualsiasi situazione bisogna eliminare la causa che porta a questo, quindi non utilizzare più i prodotti aggressivi per la pelle ma utilizzare un detergente per le mani delicato specifico, contenente emollienti perché riducono la perdita di acqua transepidermica, migliorando la condizione della pelle e ripristinando la barriera cutanea, riducendo l’utilizzo dei farmaci.

I migliori emollienti sono sostanze lipofile, si può utilizzare un detergente oleoso che va ad idratare e pulire la vostra pelle. Bisogna utilizzare una crema con emollienti ma possono essere utilizzati anche ceramidi che correggono la carenza di lipidi. Non utilizzate acqua troppo calda, può dare fastidio e aggredire ulteriormente la pelle.

Chiedete consiglio al vostro farmacista su una crema da utilizzare per le vostre mani. Possono essere utilizzate anche creme cortisoniche o antibiotiche in caso di eczema grave, ma necessitano di prescrizione. In questi casi particolari è preferibile rivolgersi ad un medico specialista. In questo periodo ci laviamo spesso le mani e non dobbiamo dimenticare di idratarle, specialmente se indossiamo guanti che ne aumentano la secchezza.

Potete mettere la crema poco prima di indossare i guanti, in questo modo l’acqua presente nella crema non evapora e le componenti vengono assorbite, avrete così le mani molto più idratate. Inoltre ricordatevi di bere acqua, restando a casa si dimentica di farlo.

Lavatevi spesso le mani, idratatele con la crema e utilizzate i gel igienizzanti idonei.

 

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