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Giovane di Casalbuono non ha tablet per le lezioni a distanza del “Leto”. I Carabinieri glielo portano a casa

Chiara Di Miele 20 Marzo 2020

La presenza dell’Arma dei Carabinieri in questi giorni di difficoltà dovuti all’emergenza Coronavirus si fa sentire particolarmente forte a tutela del territorio e dei suoi cittadini. E i Carabinieri non perdono occasione, nonostante i turni e i controlli estenuanti, di dare una mano a superare le difficoltà che si presentano nel momento in cui gli spostamenti sono in alcuni centri vietati e in altri sconsigliati.

I militari della Stazione di Teggiano, agli ordini del Maresciallo Francesco Pennisi, questa mattina hanno permesso ad un giovane studente del Vallo di Diano di poter continuare a seguire le lezioni di didattica a distanza, attività che si è resa necessaria in molti Istituti a causa della sospensione delle attività didattiche ordinarie.

E’ di ieri la notizia che la Dirigente del “Pomponio Leto” di Teggiano, Maria D’Alessio, si attiva per far recapitare i tablet agli studenti sprovvisti di computer presso le loro abitazioni. Oggi la madre di un giovane di Casalbuono iscritto al primo anno del “Leto” si è rivolta agli uffici scolastici per chiedere un tablet che possa dare al figlio la possibilità di continuare il percorso annuale di studi.

Il professore Antonio La Maida, collaboratore della Dirigente, ha dunque chiesto inizialmente aiuto alla Protezione Civile, impegnata però in numerose attività di supporto alla cittadinanza. Poi ha pensato bene di rivolgersi alla locale Stazione dei Carabinieri e il Maresciallo Pennisi non se lo è lasciato chiedere due volte, affermando che garantire il diritto allo studio di un giovane è tra le priorità da assicurare soprattutto in questo periodo. Così una pattuglia di militari dell’Arma ha consegnato il tablet a Casalbuono, raccogliendo anche il messaggio di ringraziamento ai Carabinieri e al “Pomponio Leto” da parte della madre dello studente.

Sono queste le notizie che ci rallegrano il cuore e l’animo in un periodo che ci sta mettendo a dura prova. Sapere che tanti, tra cui i Carabinieri, sono fuori per tutelare la nostra salute e lavorano per garantire i nostri diritti, tra cui quello all’istruzione, è incoraggiante. Perchè è di coraggio e speranza che adesso abbiamo bisogno.

– Chiara Di Miele –

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