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Deposito fuochi d’artificio a Teggiano. Nulla di fatto dalla Conferenza dei Servizi, decisione rimandata

redazione 24 Gennaio 2020

Si è conclusa con un nulla di fatto la Conferenza dei Servizi convocata presso il Comune di Teggiano, indetta dal segretario comunale Michele Curcio, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Michele Di Candia, nella quale si è discusso del progetto di realizzazione, presentato dalla ditta “La Pirotecnica s.r.l.”, di un deposito di fuochi artificiali in zona Cortacciuoli.

Diverse le osservazioni pervenute al Comune nei giorni scorsi da parte della Regione Campania settore ambientale, da parte della Provincia di Salerno e del Genio Civile, che hanno però deciso di non presenziare la seduta richiedendo ulteriori chiarimenti. Il consigliere Conantonio D’Elia ha redatto una lettera, sostenuta dalla maggioranza, nella quale veniva richiesta la sospensione della conferenza indetta in quanto viene ritenuto opportuno prima convocare un Consiglio Comunale. 

Dissenso sul progetto del deposito è giunto dal kartodromo sito in una zona limitrofa a quella di interesse: secondo la società che gestisce l’impianto il deposito non rispetterebbe i vincoli di perimetrazione. Dall’ufficio tecnico del Comune, invece, contestano un’incompatibilità tra la costruenda avio superficie e il progetto del deposito, sempre per una questione di distanze perimetrali, ma non solo. Secondo l’ufficio sarebbe compromesso il servizio stesso dell’avio superficie poiché gli aerei dovrebbero sorvolare sull’area del deposito. Tesi sostenuta anche dagli amministratori di Sant’Arsenio, Sala Consilina e Atena Lucana e dalla Comunità Montana Vallo di Diano, con il suo Presidente Raffaele Accetta, che, in un verbale redatto in una riunione hanno contestato la prossimità del progetto all’avio superficie, “potenziale rischio per le manovre di atterraggio e decollo“. “Da anni siamo abituati a non stendere tappeti rossi a tutte queste mega iniziative – sottolinea Accetta -. I temi che portiamo avanti sono agricoltura, ambiente e cultura, argomenti che sono in contrasto con questo progetto, e stiamo facendo sforzi notevoli per incrementare il turismo. Vogliamo salvaguardare la biodiversità con il recupero dei grani antichi e non credo si possa farlo con un deposito di fuochi d’artificio“.

“E’ finalmente un piacere poter spiegare la nostra situazione alla popolazione, dato che dal 2017 trattiamo esclusivamente con il Comune – afferma Giorgio Roncolato, socio de ‘La Pirotecnica srl’ -. La nostra società nel 2012 contava zero dipendenti e zero fatturato. Oggi 7 dipendenti a tempo indeterminato e 14 stagionali. Con il deposito saliremmo a 20 unità lavorative, porteremmo quindi posti di lavoro sul territorio. Noi acquistiamo prodotti dalla Cina, certificati da laboratori europei siti in Cina. La nostra è solo un’attività di deposito e il nostro progetto riguarda una struttura sicura, anche perché il mio ufficio e quello dei miei dipendenti si troverebbe lì. Potrei anche costruire un capannone ma la sicurezza non sarebbe la stessa e considerate che per noi i costi quadruplicano rispetto ad un normale deposito”.

“Avio superficie e kartodromo sono perfettamente compatibili – continua -. I chili di fuochi d’artificio che il deposito può contenere vengono stabiliti dalla Prefettura e dal Comitato Tecnico Regionale proprio in base alle cose già presenti, siamo noi a doverci adattare ad ogni cambiamento che avviene nell’area circostante“.

Rocco Cimino, consigliere di minoranza del Comune di Teggiano, ha espresso disappunto sul progetto chiedendo: “I terreni che ricadono nell’area di incidenza che valori avranno dopo la realizzazione? Chi sarà ad indennizzare gli agricoltori? Questo progetto andava condiviso con tutti gli interessati – ha sottolineato Cimino – in particolare doveva essere coinvolta la popolazione”.

Non è mancata la risposta da parte de “La Pirotecnica srl”: “I terreni continueranno a fare quello che facevano prima. La nostra non preclude nessun altro tipo di attività. I cambiamenti del territorio circostante porteranno cambiamenti al deposito, il nostro rischio è addirittura la chiusura dell’impianto, rischio che ci assumiamo”.

Il Segretario Comunale ha infine sciolto la Conferenza dei Servizio per esaminare tutto il materiale pervenuto e prendere poi una decisione.

– Paola Federico –

 


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