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Al Centro Antiviolenza Aretusa di Atena Lucana un momento di riflessione in ricordo di Violeta Senchiu

Annamaria Lotierzo 8 Novembre 2019

Ha avuto luogo ieri ad Atena Lucana Scalo un incontro in ricordo di Violeta Mihaela Senchiu, la 32enne rumena uccisa il 3 novembre dello scorso anno dal compagno all’interno del loro appartamento in località Sagnano a Sala Consilina. Il momento di confronto e di riflessione è stato voluto dal Centro Antiviolenza Aretusa e sostenuto dal Comitato Libere Cittadine.

“Vogliamo ricordare Violeta in qualità di donna, madre, figlia e sorella proprio per sottolineare il fatto che, se vogliamo, dalla violenza si può uscire – dichiara la responsabile del Centro Katia Pafundi -. Il Centro Antiviolenza è qui a sostenere e aiutare tutte le donne che hanno bisogno. Vogliamo raccontare storie di altre donne che sono riuscite a chiedere aiuto con forza e coraggio e parlare di quanto sia importante la responsabilità civile che ognuno di noi ha, a prescindere dal ruolo istituzionale. Questa scomparsa non vogliamo rimanga vana. Ci sembrava opportuno continuare questa nostra lotta creando momenti di incontro e riflessione”.

Presenti all’incontro anche la madre della 32enne, Lili, e la figlia Valentina che ha pensato di leggere delle riflessioni su quello che per lei rappresenta la violenza di genere. Anche l’avv. Elisabetta Giordano è intervenuta per ricordare le grandi doti umane di Violeta. E’ stato trasmesso un cortometraggio con testimonianze di donne che sono riuscite a denunciare e a ricominciare, di operatrici e di avvocati che hanno preso parte alle vicende.

“Il lavoro che stiamo facendo è lodevole però è ancora troppo poco – sottolinea il consigliere di Parità della Provincia di Salerno Anna Petrone – Dobbiamo ancora lavorare sulla paura di tante donne. Quello che più preoccupa è il momento successivo alla denuncia perché vedo che c’è un grosso vuoto che, però, molte volte riusciamo a colmare con l’aiuto delle associazioni. Lavoriamo per creare case di recupero perché le donne vanno protette ancora di più”.

A fine incontro è stato possibile ammirare le opere esposte dall’artista Assunta Giovanninelli e dall’associazione Ipazia.

– Annamaria Lotierzo –

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