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A Teggiano una strada intitolata all’Appuntato Giuseppe Morello, vittima delle foibe

redazione 31 Ottobre 2019

Il Comune di Teggiano, con una delibera di giunta, ha deciso di intitolare la strada comunale “Via Santissima Pietà” all’Appuntato Giuseppe Morello, vittima delle foibe oltre 60 anni fa.

La strada, dopo il nulla osta della Prefettura di Salerno, assumerà il nome di Via Giuseppe Morello – Vittima delle foibe.

Nato a Teggiano il 5 gennaio 1923, ultimo di otto figli, Giuseppe Morello rimase orfano di padre a soli due anni. Si arruolò nella Polizia di Stato nel 1944 e venne assegnato alla Compagnia di Milano dove rimase per tutto l’anno. Nel gennaio del 1945 venne trasferito presso la Caserma di Monfalcone (GO). Il 1° maggio del 1945, quando buona parte della Venezia Giulia venne liberata dagli insorti, ci fu l’intervento delle truppe del IX Korpus dell’esercito jugoslavo che parteciparono ai combattimenti finali.

Già dal momento del loro ingresso in città, i servizi segreti jugoslavi iniziarono ad arrestare in massa i cittadini italiani, non solo fascisti ma anche civili, militari e membri delle forze dell’ordine italiane, tra i quali centinaia di poliziotti. Molti vennero gettati nelle foibe carsiche, altri vennero deportati in Jugoslavia. Giuseppe Morello è una di quelle vittime dimenticate per oltre 60 anni, nonostante le ripetute richieste di notizie, inoltrate dalla famiglia alle istituzioni che a vario titolo potessero fornire informazioni.

Le ultime notizie giunsero da una ragazza del posto che aveva instaurato una relazione sentimentale con Giuseppe. Il 4 gennaio 1962 il Tribunale di Sala Consilina emise sentenza di morte presunta. La certezza della sua scomparsa è arrivata nel 2006 quando la Repubblica Slovena decise di rendere nota e mettere a disposizione dello Stato Italiano una lista contenente le generalità di 1008 infoibati, tra i quali risultò esserci anche il nome di Giuseppe Morello.

La Prefettura di Gorizia, dietro sollecitazione del nipote omonimo Giuseppe Morello, ha dunque poi comunicato che all’interno di questa lista era presente il nome dell’agente di pubblica sicurezza.

– Antonella D’Alto –

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