L’ultimo Consiglio comunale a Teggiano si è caratterizzato per i toni particolarmente accesi, con l’affermazione da parte della minoranza di voler inviare la documentazione relativa al Rendiconto 2018 alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica a causa di forti incongruenze e per accertare un’eventuale responsabilità penale degli amministratori. In un’intervista a Ondanews il sindaco Michele Di Candia chiarisce la posizione della maggioranza.
- Sindaco, nello scorso Consiglio comunale uno dei punti discussi riguardava l’affermazione della minoranza circa il disavanzo del 2014, causato anche dal finanziamento dei lavori dell’area industriale di Teggiano, foraggiato con fondi del Comune che non erano previsti in bilancio. Quanto ha inciso l’area PIP sulle casse dell’Ente?
“Per quanto riguarda il presunto disavanzo di cui parlava il dottor Rocco Cimino nel Consiglio, preciso subito che si tratta di un’affermazione del tutto falsa perchè non si tratta di disavanzo, bensì di anticipo di cassa. Questo significa che per quanto riguarda il finanziamento dell’area PIP la documentazione era completa, ma materialmente i fondi non erano ancora arrivati dalla Regione. Poichè avevamo la disponibilità e la legge ce lo consentiva, abbiamo effettuato un mero anticipo di cassa. Tutto ciò è stato confermato in Consiglio dalla dottoressa Maria Teresa Barone, responsabile dell’ufficio Ragioneria. Cimino ha raccontato una versione diversa perché evidentemente non ha letto bene la documentazione ed ha creato un teatrino ad hoc per far serpeggiare il malcontento tra i cittadini”.
- Una situazione analoga è stata prospettata per la mancanza di previsione in bilancio dei fondi destinati all’ampliamento dei loculi e all’eliminazione delle barriere architettoniche nel cimitero di Teggiano.
“Stessa situazione, in quanto il problema non risiede nella mancanza di fondi in bilancio, e la dottoressa Barone ha chiarito anche questo aspetto in Consiglio dal punto di vista tecnico. Quando ho terminato il mio secondo mandato nel 2014 avevo dato indirizzo agli uffici di preparare il progetto e i fondi erano previsti in bilancio, ma una volta subentrata l’Amministrazione Cimino il progetto non è stato più completato. Ho dovuto provvedere io al mio rientro nel 2016 a far ripartire l’iter, tant’è che poi sono iniziati i lavori e a breve ci sarà la consegna definitiva. Forse la minoranza ha il limite di non comprendere il meccanismo dell’amministrazione pubblica ed è tempo che inizi a riconoscerlo”.
- Il punto saliente del consesso è stato sicuramente quello sul Rendiconto 2018. La minoranza ha affermato a tal proposito di aver riscontrato presunti danni all’erario a causa di alcune assunzioni operate nonostante il disavanzo, quindi dei conti “in rosso” del Comune.
“Anche questa è una falsità, perché noi non abbiamo assunto né a tempo determinato né indeterminato, ma avevamo bisogno di servizi e ci siamo rivolti a una società interinale che eroga servizi agli enti, tutto in perfetta armonia con le previsioni legislative, anche questo confermato dal punto di vista tecnico dalla dottoressa Barone. Anche l’aspetto del disavanzo è presto smentito, infatti con il parere favorevole del revisore dei conti e degli uffici competenti abbiamo un avanzo di amministrazione di 1775 euro. Quindi non si è creato assolutamente nessun danno all’erario e la minoranza ha creato solo inutile allarmismo”.
- A proposito di Rendiconto e Bilancio, non è passata inosservata la remissione delle deleghe del consigliere Cono Morello a pochi giorni dal Consiglio e la sua assenza durante la riunione consiliare. C’è qualche ragione specifica che giustifichi tali circostanze?
“Per motivi strettamente personali il consigliere Morello ha dovuto rimettere le deleghe e la sua assenza è dovuta, ripeto, a ragioni personali sulle quali non si deve entrare nel merito, è inutile strumentalizzare la vicenda per motivi politici. Detto questo, come ha avuto modo di affermare lo stesso Morello, resta in maggioranza da consigliere. Un appello che faccio alla minoranza è quello di smetterla di cercare di creare solo odio e dissapori, che non portano da nessuna parte, bisogna essere seri e operare solo per il bene comune”.
– Maria De Paola –
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