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Sequestrate nel Porto di Salerno 22 tonnellate di alimenti per cani con l’indicazione di origine falsa

redazione 23 Maggio 2019

Continuano le operazioni del Comando Provinciale della Guardia di Finanza volte a tutelare il “made in Italy” ed a contrastare la contraffazione dei capi di abbigliamento, poi venduti illecitamente su tutto il territorio della provincia, in particolare nel capoluogo.

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Salerno hanno sequestrato, presso il porto commerciale di Salerno, oltre 22 tonnellate di alimenti per cani, a bordo di un camion proveniente dalla Spagna. Nel corso delle normali attività di controllo delle merci, eseguite, come di consueto, insieme ai funzionari del locale Ufficio delle Dogane, i militari hanno intercettato un autoarticolato proveniente dalla penisola Iberica. E’ emerso così che al suo interno erano stivati 1.131 sacchi di crocchette per cani, già confezionati e pronti per la vendita, sulle cui confezioni era apposta in più punti la dicitura “alta qualità – prodotto in Italia“. La scritta, inoltre, era riportata all’interno di un logo che riproduceva i colori della bandiera italiana, al chiaro fine di trarre in inganno gli acquirenti.

Il carico è stato sequestrato e il titolare della società destinataria della merce, con sede a Roma ma operativa nell’Avellinese, è stato denunciato per la messa in circolazione di prodotti industriali con segni mendaci. La Procura della Repubblica di Salerno ne ha poi disposto il dissequestro, previa eliminazione da tutte le confezioni, dei segni e dei simboli atti a trarre in inganno il compratore, circa l’origine, la provenienza o la qualità della merce.

I militari della Guardia di Finanza hanno, inoltre, intercettato un cittadino senegalese che trasportava due grossi bustoni: insospettitisi, hanno deciso di seguirlo. Il pedinamento è proseguito anche quando l’uomo è salito su un autobus verso Baronissi ed è sceso nei pressi di Pellezzano, diretto presso l’abitazione di un connazionale. Proprio mentre stava per entrare in casa, i Finanzieri sono entrati in azione ed hanno l’appartamento. L’intuizione si è rivelata fondata in quanto sono stati rinvenuti oltre 1.300 tra etichette, giubbini, borse e scarpe riportanti i marchi di note case di abbigliamento. Nel corso dello stesso intervento, sono stati sequestrati materiale e strumenti (rocchette di filo, pinze, aghi, colla, forbici) utilizzati per apporre, in un secondo momento, le etichette griffate su alcuni capi di abbigliamento che, seppure privi di etichettatura, riproducevano fedelmente i modelli originali.

I responsabili, tre cittadini senegalesi, sono stati denunciati per contraffazione e ricettazione: a due di loro, risultati non in regola con il permesso di soggiorno, è stato notificato un decreto di espulsione, con l’invito a lasciare il territorio dello Stato entro 7 giorni.

– Paola Federico –

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