Un bagno di folla ha accolto questa mattina Matteo Renzi a Sassano per l’unica tappa salernitana di presentazione del suo ultimo libro “Un’altra strada“. Oltre 500 persone hanno affollato il Cine Teatro Totò dove ad accogliere l’ex Presidente del Consiglio erano presenti il sindaco Tommaso Pellegrino, gli amministratori comunali, diversi primi cittadini del Vallo di Diano e del Cilento oltre ad alcuni parlamentari. Per l’occasione è giunta a Sassano anche l’onorevole Maria Elena Boschi, atterrata da poche ore in Italia dopo la sua visita al palazzo delle Nazioni Unite a New York.
“Ci siamo stati ieri – ha esordito Pellegrino, noto per essere stato un “renziano della prima ora” – e ci siamo soprattutto oggi, perchè con Matteo abbiamo un’idea di futuro, perchè siamo convinti che un’altra strada è possibile“. Quell’altra strada indicata da Renzi nelle oltre 200 pagine del libro che in tanti oggi gli hanno chiesto di autografare. Un lavoro che racchiude le idee e il racconto appassionato delle ragioni “per cui presto tornerà il tempo della politica contro il populismo, della cultura contro l’ignoranza, del lavoro contro l’assistenzialismo, della verità contro le fake news, dell’Europa contro il nazionalismo“.
“Non possiamo vivere di paura – ha affermato Renzi discutendo di immigrazione -. Non possiamo certamente accogliere tutti, ma bisogna costruire occasioni nei Paesi che vivono un disagio“. Tanti i riferimenti ironici agli avversari politici, soprattutto a Matteo Salvini:”Non dobbiamo rassegnarci al salvinismo, a vivere nel terrore. Salvini non ha ideali fissi, li cambia a seconda del momento chiave. Odiava il Sud ma oggi si fa coccolare a Napoli, mette la divisa della Polizia ma è l’unico politico condannato per oltraggio a pubblico ufficiale. Tra 10 anni lo troveremo volontario su una nave Ong“.
Poi un riferimento alla recente vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti i genitori. “I giustizialisti ti condannano prima della sentenza – ha puntualizzato -. Mi fa male, mi sono sentito molto in colpa per i miei. Se hanno sbagliato devono pagare, ma anche in questo caso abbiamo a che fare con una cultura dell’odio“. E un accenno all’attuale situazione del Partito democratico:”Le polemiche nel Pd noi le abbiamo prese, ma non le facciamo. Buon lavoro al nuovo segretario Zingaretti, a cui daremo una mano“.
“Ho scritto questo libro – ha proseguito – perchè credo al futuro dell’Italia e alla politica. Abbiamo a che fare con un Governo che gioca la carta della paura, ma dobbiamo impegnarci a cambiare. Il futuro non sarà semplice, ma abbiamo il coraggio di crederci o ci limitiamo a dire ‘si stava meglio quando si stava peggio’?“.
In conclusione un riferimento alla solida amicizia con Pellegrino, che nell’annunciare la visita di Renzi aveva parlato dei valori della lealtà e della coerenza:”Abbiamo bisogno di generosità e fiducia, caratteristiche che fin dal principio ho trovato in Tommaso“.
– Chiara Di Miele –
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