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L’Asl Salerno approva il Piano di contrasto alla ludopatia. Fenomeno in aumento tra i cittadini

Claudia Monaco 27 Dicembre 2018

È stato approvato dall’Asl Salerno il Piano di contrasto del disturbo da gioco d’azzardo da realizzare per il biennio 2019/2020.

Il Piano prevede lo sviluppo sul piano qualitativo e quantitativo del livello di informazione e sensibilizzazione sui rischi correlati al gioco d’azzardo. Si passerà poi ad organizzare il lavoro di rilevazione territoriale attraverso la messa a regime dell’Osservatorio e le dipendenze comportamentali patologiche, oltre alla costituzione di tavoli di lavoro interistituzionali capaci di coinvolgere tutti gli stakeholders del territorio. Andranno ottimizzati i Protocolli di diagnosi e di presa in carico dei cittadini e delle famiglie, attraverso l’organizzazione di setting di cura e riabilitazione ambulatoriali e residenziali brevi.

Previsto inoltre il sostegno a programmi di riabilitazione e reinserimento sociale dei giocatori in trattamento e delle loro famiglie per il superamento dell’indebitamento azzardo-correlato, in collaborazione con le fondazioni anti usura e gli ordini professionali degli Avvocati, dei Commercialisti e con gli amministratori di sostegno. Sarà supportata l’attività di supervisione clinica, attraverso la costituzione di un gruppo locale ad hoc e la collaborazione di esperti esterni. L’Asl promuoverà anche la formazione di operatori sanitari, educatori ed esercenti dei luoghi di gioco ai programmi di identificazione precoce dei giocatori a rischio o problematici.

L’Asl Salerno ha il maggior numero di cittadini presi in carico da tutte le Asl della Regione Campania per disturbo da gioco d’azzardo. Nel 2017 i pazienti presi in carico dai servizi del Dipartimento delle dipendenze sono stati 560 sui 1.770 seguiti da tutte le altre Asl della Regione.

Tra le varie iniziative spiccano anche i programmi di cura e riabilitazione che prevedranno azioni più intensive e integrate, con il coinvolgimento delle famiglie e una maggiore articolazione in termini di offerte terapeutiche grazie anche al potenziamento degli ambulatori e la messa regime del programma residenziale breve, con finalità di osservazione, terapia e riabilitazione delle situazioni complesse: tra questi spicca anche l’ospedale di Sant’Arsenio.

La progettazione prevede un incremento del numero di cittadini attualmente presi in carico, che passano da 560 a 780. Di questi almeno 30 prenderanno parte al programma di residenzialità breve a Sant’Arsenio.

 – Claudia Monaco –

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