I Carabinieri del NAS di Salerno, diretti dal Maggiore Vincenzo Ferrara, ieri sera nel centro storico di Salerno, con l’ausilio dei militari del Nucleo ispettorato del lavoro, della locale Stazione, di medici e veterinari dell’ASL e della Polizia Municipale, hanno sottoposto a controllo igienico – sanitario numerosi esercizi commerciali, in sede fissa ed itineranti, dediti alla somministrazione di alimenti e bevande.
Le attività ispettive hanno interessato Piazza Alfano, Via Duomo, Vicolo San Gerardo e via Mercanti con il controllo di oltre 20 esercizi tra pub, ristoranti, pizzerie, gastronomie, al fine di garantire la sicurezza alimentare ed il rispetto delle norme igienico sanitarie che regolano il settore, anche in considerazione del notevole afflusso di visitatori che si registra nella città in occasione dell’evento internazionale Luci d’Artista.
Sono stati chiusi 5 esercizi che svolgevano attività di preparazione e somministrazione in ambienti caratterizzati da gravi criticità igienico sanitarie e strutturali. Sequestrati oltre 400 kg di prodotti alimentari non provvisti di alcuna tracciabilità, congelati e pronti per essere preparati e somministrati agli ignari avventori. Sequestrati inoltre tavolini e sedie collocati abusivamente sul suolo pubblico.
Sono poi stati controllati numerosi dipendenti e così sono emerse varie posizioni irregolari relative a lavoratori che operavano senza copertura assicurativa. Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 13.250 euro.
La Polizia Municipale ha sequestrato arredi per l’occupazione del suolo pubblico e ha elevato oltre 20 contravvenzioni per difformità per autorizzazione del suolo pubblico, oltre a 10 sanzioni per violazione dell’ordinanza della vendita di bevande in bottiglie di vetro. Diversi esercenti sono stati contestati per omessa esposizione della tabella dei prezzi.
Le attività sono state coordinate dal Comandante del NAS, il Maggiore Ferrara, e da quello della Polizia Municipale.
Complessivamente sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 50.000 euro. Il valore complessivo dei provvedimenti si attesta intorno ai 900.000 euro dei quali 10.000 riferiti agli alimenti.
– Chiara Di Miele –