Cade l’accusa di omicidio volontario per il dottor Alessandro Marra, l’ex dirigente dell’Hospice “Il Giardino dei Girasoli” di Eboli accusato di aver somministrato un farmaco letale ad un 28enne di Battipaglia, affetto da un grave tumore, che ne avrebbe provocato la morte.
L’uomo circa un mese fa è stato posto agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame, come si legge su quotidiano La Città di Salerno, ha fatto cadere l’accusa di omicidio volontario aggravato dall’uso di sostanze venefiche e per l’uomo ha disposto la sola interdizione dall’esercizio medico per i reati relativi a farmaci. Secondo il collegio, infatti, non sussistono gravi indizi di colpevolezza.
Alessandro Marra si è sempre difeso affermando di non essere un assassino ma di aver semplicemente seguito il dovuto protocollo. Il ragazzo era ricoverato all’ospedale di Firenze e a causa della grave malattia, che gli provocava dolori lancinanti, era quasi in fin di vita.
È stato proprio Marra ad offrirsi per accompagnare il giovane nel trasferimento in ambulanza a Battipaglia, ma nella notte il 28enne si è sentito male ed è intervenuto un medico della terapia del dolore per alleviare le sue sofferenze. Dopo è stato chiamato l’ex dirigente che gli ha somministrato un’altra dose dello stesso medicinale usato dal collega. Poco dopo però il ragazzo è morto.
A far scattare le indagini proprio una chiamata fra i due medici in cui il collega di Alessandro Marra si complimentava con lui per il coraggio dimostrato.
– Miriam Mangieri –
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