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Crisi per le piccole e medie imprese edili al Sud. L’allarme della Federazione delle Costruzioni

Chiara Di Miele 15 Luglio 2018

“La crisi non è affatto alle spalle: senza politiche di rilancio dell’occupazione e degli investimenti, gli effetti negativi sulla nostra congiuntura potrebbero durare, soprattutto per le piccole e medie imprese edili del Mezzogiorno d’Italia, ancora diversi anni con conseguenze pesanti anche dal punto di vista occupazionale“. È quanto dichiara Antonio Lombardi, presidente di FederCepi Costruzioni, analizzando i dati dell’Indagine sulle Costruzioni e le Opere pubbliche nell’anno 2017, realizzata dall’Eurosistema della Banca d’Italia cui hanno partecipato 600 imprese.

“Tra i dati più rilevanti che emergono – commenta il presidente Lombardi – quello relativo al valore della produzione: stiamo denunciando da anni una flessione pesantissima e devastante. La Banca d’Italia conferma che dal 2005 al 2017 sfiora ormai il 40%. Situazione ancor più grave nel Centro-Sud (oltre il – 45%) e per le piccole e medie imprese, nerbo vitale del comparto edile proprio nel Mezzogiorno, per le quali dal 2005 al 2017 il valore della produzione si è praticamente dimezzato“.

Un trend negativo che pare non arrestarsi: nel 2017 il 35% delle imprese del comparto delle costruzioni ha registrato, rispetto al 2016, un calo nel valore della produzione di oltre il 10% e una percentuale di poco inferiore di imprese (il 30%) una flessione inferiore al 10%. Scenario purtroppo diverso al Sud, dove nel 2017 rispetto al 2016 il 37% delle imprese ha chiuso in flessione, sul valore della produzione, di oltre il 10% (per quasi il 40%, invece, la flessione negativa è inferiore al 10%).

Ancora presto, dunque, per parlare di ripresa, secondo il presidente di FederCepi, che chiede al Governo un piano organico per il rilancio degli investimenti, soprattutto in infrastrutture:”Occorre, soprattutto nel Mezzogiorno recuperare un gap che è sempre più avvertito come fattore condizionante per la ripresa dell’economia: la produzione di opere pubbliche, posto a 100 il valore indice relativo al 2005, vale oggi addirittura 62, vale a dire ben 38 punti percentuali in meno. Valore che scende a 58 nel Mezzogiorno. Anche questi sono dati della Banca d’Italia“.

Sul fronte occupazionale la flessione dal 2005 nel comparto delle costruzioni è stata del 33%, ma al Sud questa percentuale si assesta addirittura al 52%. Quanto all’accesso al credito, la situazione di progressivo miglioramento che si registra dal I semestre 2016 viene sostanzialmente confermata nel corso di tutto il 2017.

– Chiara Di Miele –

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