E’ sempre vivo il ricordo di Antonio Caggianese, l’operaio potentino di 27 anni che ha perso la vita lo scorso 26 febbraio a Tito, mentre svolgeva il suo turno di lavoro all’interno di un’azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti.
A distanza di poco più di tre mesi dalla scomparsa, il suo volto giganteggia su un murales realizzato a Potenza, lungo la strada Fondovalle in via dell’Unicef, in corrispondenza della parete del piano terra del “Ponte Attrezzato” che ospita l’impianto delle scale mobili. Si tratta di un’opera voluta dai genitori di Antonio, dalla ragazza e dalla sorella Giusi, dagli zii, parenti e amici, che hanno contribuito alla realizzazione curata dall’artista potentino Fabio Kebo.
“Ringrazio tutti coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del murales in memoria di mio fratello – ha sottolineato Giusi, la sorella – un grande ringraziamento va anche all’artista che lo ha realizzato, Fabio Kebo. Antonio resterà per sempre nel cuore di tutti noi”.
Non solo una iniziativa per ricordare il giovane operaio morto sul luogo di lavoro, ma anche per sensibilizzare sulla problematica della sicurezza sul lavoro e per chiedere di rafforzare i sistemi di controllo. Sulla morte del giovane, rimasto schiacciato in un macchinario, è stata aperta una indagine da parte della Procura della Repubblica di Potenza, ancora in corso.
– Claudio Buono –
- Articoli correlati
1/03/2018 – Tragedia sul lavoro a Tito. Aperto un fascicolo di inchiesta sulla morte del giovane Antonio Caggianese
26/02/2018 – Tragedia sul lavoro in un’azienda di Tito. Perde la vita giovane operaio di Potenza