Dopo i commenti di alcuni Amministratori comunali del Vallo di Diano e del Tanagro all’indomani dell’elezione dei cinque membri del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Piano di Zona S10, che si è svolta lo scorso 10 maggio presso il Comune di Sala Consilina, anche il sindaco di Teggiano Michele Di Candia ha espresso il suo disappunto per quanto accaduto durante la seduta.
“All’interno della riunione si è evidenziata l’importanza di Sala Consilina all’interno del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Sociale, perché è il Comune più grande del Vallo di Diano, escludendo Teggiano – esordisce il sindaco di Teggiano Michele Di Candia – e dato che si tratta del sociale, non di posti di assessorato o altre cariche politiche, non ho condiviso il percorso che è stato intrapreso e ho ritenuto opportuno abbandonare i lavori”.
Proprio il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, infatti, è stato eletto dall’Assemblea Presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre la consigliera comunale di San Rufo Antonietta Aquino è stata eletta Presidente dell’Assemblea. Il ruolo di Vicepresidente dell’Assemblea è stato riconosciuto invece a Marianna Citera, consigliere di Sanza.
“Non si può parlare di partiti e politica quando si tratta di assistenza sociale – continua il primo cittadino teggianese – non è questo il modo di agire, perché ogni Comune contribuisce economicamente e, in base al numero di abitanti, ha la sua quota di partecipazione e Teggiano è il secondo Comune più grande del Vallo di Diano. Se a Sala Consilina è stato riconosciuto un ruolo, non comprendo per quale motivo Teggiano non debba avere la stessa dignità, quando poi all’interno del Consiglio di Amministrazione ritroviamo Comuni più piccoli del nostro”.
Proprio tra i componenti del CdA, i ruoli sono stati assegnati a Sergio Annunziata per Atena Lucana, Gianfranco Russo per Sassano, Michele Caggiano per Pertosa e Giuseppe Comuniello per Padula. Per Di Candia, dunque, “la dignità dell’assistenza è ben altro. Su questi fronti non si mostrano i muscoli perché si tratta di famiglie e di persone che hanno problemi di salute, che soffrono quotidianamente, parliamo di argomenti forti e chiari di quella che è l’assistenza agli anziani, ai portatori di handicap, alle persone che hanno patologie gravi e così via, argomenti che mi stanno a cuore e che tocco con mano da sempre, poiché per il mio lavoro assisto quotidianamente le persone che soffrono e so perfettamente di cosa si parla quando si tratta di assistenza nel sociale, situazioni che evidentemente sono estranee a chi adotta ragionamenti esclusivamente di tipo politico”.
“A quanto pare a tutto c’è una motivazione politica – conclude il primo cittadino – ma anche da questo punto di vista, questa classe dirigente è fallita, basta guardare i risultati elettorali, e se gli altri hanno intenzione di adottare ancora il modus operandi delle ‘poltrone’, io me ne discosto totalmente perché questo modo di agire non mi appartiene, ecco il motivo per il quale ho abbandonato i lavori, perché non posso permettere che Teggiano venga mortificato in questo modo all’interno di un’assemblea”.
– Maria De Paola –
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