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Società della Val d’Agri evade al Fisco oltre 1 milione di euro. Nei guai l’amministratore

Chiara Di Miele 17 Aprile 2018

I Finanzieri della Tenenza di Viggiano, dopo un’elaborata attività di polizia economico-finanziaria che ha consentito di accertare anche ricavi sottratti a tassazione per oltre tre milioni di euro, hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria l’amministratore di una società di capitali a responsabilità limitata per varie violazioni in materia di reati fiscali.

Contestualmente alla denuncia, sono state avviate tutte le procedure, amministrative e giudiziarie, tese ad assicurare il recupero dei crediti erariali, tra cui le imposte oggetto di evasione che sono state quantificate in oltre un milione e 300mila euro, attraverso le misure cautelari gravanti sui cespiti aziendali aggredibili, nonché sul patrimonio immobiliare e mobiliare dell’autore delle violazioni.

Nel dettaglio, è stata ricostruita una base imponibile di oltre 3 milioni e 150mila euro ai fini dell’IRES e di 1 milione e 250mila euro ai fini dell’IRAP, con conseguente evasione di imposte che, fra dirette e indirette, ammontano complessivamente a 1 milione e 300mila euro. La rilevanza delle imposte evase ha determinato la segnalazione all’Autorità Giudiziaria dell’amministratore della società per il reato di dichiarazione infedele per gli anni 2012 e 2013 e per il reato di omessa dichiarazione relativamente al 2014. Illeciti penali che prevedono la confisca per equivalente.

Il soggetto economico, che opera in un comune della Val d’Agri nel settore del commercio di carburanti per autotrazione, è stato individuato grazie alla capillare azione di controllo economico del territorio costantemente attuata dai Reparti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Potenza nell’ambito delle attività finalizzate alla lotta all’evasione fiscale e del sommerso d’azienda. Nello specifico, le Fiamme Gialle, in sede di accesso presso l’azienda ispezionata, hanno potuto constatare la mancata tenuta di tutte le scritture contabili obbligatorie per gli anni d’imposta 2012, 2013 e 2014 e, relativamente all’ultima annualità, anche l’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni dei redditi ai fini delle imposte dirette e dell’I.V.A..

Questa situazione ha reso particolarmente complessa la ricostruzione della posizione fiscale del contribuente che ha richiesto il penetrante utilizzo degli strumenti a disposizione del Corpo. In tale ambito, l’azione di servizio della Guardia di Finanza, attraverso una mirata e preordinata selezione dei contribuenti da controllare, si propone di prevenire e reprimere i fenomeni di criminalità economica che destano maggiore allarme sociale.

– Chiara Di Miele –

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