L’arte torna ad essere protagonista della quotidianità del nostro Paese con la XIII edizione della “Giornata del contemporaneo” promossa da Amaci, l’associazione che riunisce i musei d’ arte contemporanea in Italia. Nel Vallo di Diano è stata accolta e rilanciata dalla Nova Civitas di Padula, con l’intento di valorizzare il patrimonio storico e artistico locale attraverso il dialogo con l’arte contemporanea.
In prima linea anche Teggiano, la città museo per eccellenza del territorio valdianese che ha aderito attraverso il Museo Diocesano, custode del patrimonio culturale locale, unendo le ricchezze del passato al talento del contemporaneo ospitando l’artista di origine teggianese Arturo Ianniello.
“Un dialogo, quello definito dall’arte di Ianniello, improntato soprattutto al contrasto tra la materia piena dell’arte antica, con la destrutturazione della stessa materia operata nelle composizioni lineari dell’artista” ha dichiarato Marco Ambrogi, direttore del Museo Diocesano di Teggiano, aggiungendo che “l’esperienza di accogliere nel museo alcune opere di arte contemporanea segue la volontà dell’AMEI, l’associazione musei ecclesiastici italiani, del quale fa parte il museo, con l’obiettivo di inserirsi a pieno titolo sulla riflessione della produzione artistica contemporanea“.
“Dopo 10 anni dalla mia prima personale avvenuta proprio in questo museo torno a esporre a Teggiano – ha dichiarato l’artista Arturo Ianniello – e per l’occasione ho presentato un’opera inedita. Recupero la memoria e in particolare quella della storia del lavoro e della vita personale dei ‘nessuno’, delle persone che hanno lavorato in fabbriche, fattorie e hanno lasciato lastroni di metallo e tracce di altro tipo che recupero e assemblo facendone arte in grado di parlare“.
– Tania Tamburro –
