Continua a far discutere il probabile arrivo a San Rufo di circa 8 minori stranieri non accompagnati, i quali saranno ospitati in un appartamento privato del piccolo comune valdianese.
L’ipotesi di accoglienza, seguita nei giorni scorsi da un incontro pubblico, era stata respinta da parte della cittadinanza e dal gruppo politico provinciale e locale “Noi con Salvini” che ha avviato una petizione popolare, definendo la situazione una “scelta imposta ai cittadini”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Michele Marmo, sindaco di San Rufo, che ha sottolineato la necessità di non creare allarmismi.
“Il Comune di San Rufo – ha spiegato il sindaco – ha portato avanti questo progetto, che è stato approvato dal Ministero degli Interni, per due anni, per un importo di 450mila euro.
“La legge parla chiaro – continua – l’ANCI ha preso un accordo con il Ministero degli Interni, stabilendo che i Comuni devono rendersi disponibili ad eventuali afflussi di immigrati. Il Comune di San Rufo, avendo 1750 abitanti, dovrebbe ospitare una decina di immigrati. Chi aderisce allo SPRA, come noi, non viene invece chiamato dal Prefetto. Nel nostro caso – ha aggiunto – di tratterà di giovanissimi, già vaccinati, che saranno seguiti 24 ore su 24“.
“Sinceramente non vedo motivo di allarmismo su questa vicenda – ha poi dichiarato Marmo -anche perché i comuni hanno un obbligo e devono aderire. Su altri aspetti, penso che chi è razzista non accetta a prescindere queste situazioni, quindi non posso cambiare la mentalità di queste persone. Si tratta di minori– ha concluso infine – quindi non ci troveremo con persone di cui non sappiamo nulla o che hanno fatto contratti con privati, ma di ragazzini che andranno accolti”.
-Claudia Monaco –
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