In un periodo storico in cui il concetto di “spending review” e quello dei “tagli alla spesa pubblica” sono spesso indiscussi protagonisti dell’attività di gestione dei Comuni, soprattutto di quelli più piccoli, sono molti gli amministratori che rinunciano a percepire la propria indennità di carica destinandola ad attività utili per le città e ad iniziative di promozione del territorio.
E’ il caso, ultimo in ordine di tempo, dell’Amministrazione Comunale di Padula guidata dal sindaco Paolo Imparato. Proprio il primo cittadino e due assessori della sua Giunta, Filomena Chiappardo e Vincenzo Polito, hanno ritenuto doveroso e necessario rinunciare all’indennità che avrebbero dovuto percepire mensilmente.
Imparato, l’assessore alla Cultura, alla Comunicazione e alle Politiche Giovanili e quello alla Protezione civile, ai Lavori Pubblici e ai Servizi Cimiteriali hanno rinunciato, complessivamente, alla somma annuale di oltre 35mila euro.
Il sindaco Imparato, sulla cui scia è proseguita anche l’azione dei due colleghi di Giunta, non ha mai percepito indennità di carica. Stesso discorso vale per l’assessore Polito negli anni scorsi e che attualmente ha destinato le somme a cui ha rinunciato all’implementazione dell’attività di volontariato di Protezione civile, alla tutela e alla salvaguardia del territorio comunale anche attraverso l’acquisto di attrezzature e arredi. L’assessore Chiappardo, al suo primo mandato, ha manifestato la volontà di rinunciare all’indennità di carica destinandola ai settori che competono al suo assessorato e cioè la cultura, il turismo e le politiche giovanili “al fine di incentivarne lo sviluppo – come dichiara nella delibera – in considerazione della loro estrema rilevanza per la comunità di Padula“.
– Chiara Di Miele –