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27 lavoratori in nero e 23 irregolari in un’azienda del Vallo di Diano. Maxi sanzione da 1 milione di euro

Chiara Di Miele 17 Marzo 2023

Senza sosta l’attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno nel contrasto al lavoro sommerso, per individuare situazioni di sfruttamento di manodopera e tutelare i lavoratori sia nei loro più basilari diritti previsti dalla legge sia per i comportamenti lesivi per le casse dello Stato. Ed è proprio nel corso di un controllo che nei giorni scorsi le Fiamme Gialle della Tenenza di Sala Consilina hanno scoperto un’azienda del Vallo di Diano operante nel settore alimentare che utilizzava in maniera intensiva manodopera in nero e irregolare.

All’atto dell’accesso nella ditta, dopo l’identificazione del personale presente, è stata trovata una copiosa documentazione di natura extra-contabile il cui successivo esame, supportato dalle dichiarazioni acquisite dai dipendenti, ha permesso di accertare 27 lavoratori totalmente impiegati in nero.

Di questi, due sono risultati essere anche percettori di Reddito di Cittadinanza e 5, anche se formalmente disoccupati, beneficiari dell’indennità NASPI, cioè dell’indennità di disoccupazione. Inoltre l’azienda, nonostante avesse richiesto ed ottenuto dall’INPS l’autorizzazione a beneficiare della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (C.I.G.O.), per via dello stato emergenziale e per la crisi pandemica da Covid-19 non ha di fatto mai sospeso l’attività lavorativa così come indicato nelle motivazioni dell’istanza presentata all’Ente di previdenza. Anzi la stessa ha continuato nella sua attività impiegando, tra gli altri, anche 12 lavoratori che fittiziamente erano stati posti in cassa integrazione e, pertanto, percettori della specifica integrazione salariale (in totale i lavoratori irregolari sono risultati essere 23).

Molteplici le irregolarità contestate dai finanzieri all’imprenditore: dalla normativa sul lavoro alla mancata tracciabilità dei pagamenti, dalla truffa all’indebita percezione di aiuti statali, all’evasione fiscale. Gli è stata applicata anche una maxi sanzione di circa 1 milione di euro.

Le attività di polizia economico-finanziaria nel settore del sommerso d’azienda e del lavoro nero e irregolare sono indicative del costante impegno della Guardia di Finanza che è contro ogni forma di illegalità e costantemente dalla parte degli imprenditori e dei cittadini che vivono e lavorano nel rispetto delle regole.

Il Tenente Sebastiano D’Amora, alla guida della Tenenza di Sala Consilina, sta implementando i controlli contro il lavoro nero e irregolare nel comprensorio di giurisdizione. Continueranno, dunque, le attività a tutela dei lavoratori per prevenire un fenomeno particolarmente diffuso in tutto il Paese.

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